La protesta per il clima: il caso Greta Thunberg

La protesta per il clima: il caso Greta Thunberg

Una giovane svedese capace di scuotere le coscienze del mondo a favore dell’uomo e del pianeta

Parlando di inquinamento ambientale la nostra mente corre subito a Greta Thunberg: icona internazionale per la sua lotta al cambiamento climatico.

La ragazza, all’età di soli 15 anni, ha portato avanti una protesta inimmaginabile, che ha finito per interessare anche gli uomini politici di tutto il mondo.

Determinata e sicura di sé, Greta è dell’opinione che, se tutti si impegnassero per la difesa dell’ambiente, i livelli di emissione dei gas nocivi per il nostro pianeta diminuirebbero notevolmente.

Il suo sciopero scolastico settimanale, iniziato nel 2018, ha coinvolto milioni di giovani in tutto il mondo, che hanno aderito al suo “Fridays For Future”.

Tutto ha avuto inizio nel momento in cui la quindicenne e altri attivisti, ogni giorno per tre settimane, sono rimasti seduti davanti al parlamento di Stoccolma in segno di protesta.

L’idea di uno sciopero scolastico mi piaceva. Così l’ho sviluppato e ho cercato di convincere altri giovani a unirsi a me, ma nessuno era interessato […] Il 20 agosto sono andata sedermi davanti al Parlamento svedese. Ho distribuito volantini con una lunga lista di dati sulla crisi climatica e spiegazioni del motivo per cui stavo scioperando. E poi ho postato la mia protesta su Twitter e Instagram, cosa che presto l’ha fatta diventare virale.

Greta Thumberg

Greta Thunberg, affetta dalla sindrome di Asperger, ha sofferto di una grave depressione proprio a causa dei cambiamenti climatici.

La sua voce, sfidando leader mondiali persino presso le Nazioni Unite, oltre che su piattaforme internazionali, ha contribuito a porre la crisi ambientale al centro dell’attenzione globale.

L’attivista, dopo aver aderito ad una protesta contro un impianto di energia eolico, ha scioperato contro un parco di energia rinnovabile, poiché la costruzione di quest’ultimo avrebbe violato i diritti della popolazione Sámi in Norvegia.

Il 17 ottobre 2023 la studentessa è stata arrestata a Londra, durante un’iniziativa di protesta contro una conferenza internazionale sul petrolio e sul gas, ed è stata rilasciata su cauzione.

Diverse le critiche mosse contro la giovane, tese a sostenere che il suo stile provocatorio rischi di dividere piuttosto che unire. Tuttavia, risulta evidente che la sua attività ha influenzato l’agenda politica e ha aumentato la consapevolezza globale sull’urgenza di affrontare seriamente la questione della crisi ambientale che sta provocando un cambiamento climatico.

La Thunberg, ha poi certamente dimostrato come anche una sola voce, seppur giovane, sia in grado di incoraggiare e promuovere un movimento globale.

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