Il Giubileo si celebra ogni 25 anni e rappresenta per la Chiesa Cattolica un periodo di grazia, di redenzione e, per quest’anno, di speranza.
Noi del Team 21 abbiamo deciso di parlarvi del Giubileo perché, fede a parte, esso ci permette di riflettere su tematiche molto importanti e care a chiunque.
Il Giubileo si celebra sin dal 1300, quando fu istituito da Papa Bonifacio VIII. All’inizio veniva celebrato ogni cinquant’anni; la riduzione dell’intervallo di tempo fu opera prima di Papa Clemente VI, poi di Paolo II nel 1470.
Ogni Giubileo comincia con l’apertura delle Porte Sacre delle cinque basiliche di Roma e prosegue durante l’anno con la celebrazione di numerosi momenti di festa dedicati alle persone di qualunque fascia di età o etnia. Durante l’anno giubilare ci saranno anche dei momenti condivisi con altre religioni.
Quest’anno il tema del Giubileo è la speranza; Papa Francesco ci invita infatti ad essere dei pellegrini di speranza.
Una persona, che sia Cattolica o meno, ha bisogno di vivere la sua vita sempre in maniera speranzosa: arrendersi porta soltanto a vivere una vita misera. La speranza è ciò che spinge una persona a “tenere duro” nei momenti di difficoltà; ma non possiamo accorgerci di tutto ciò che ci dà gioia e ci rende speranzosi senza relazionarci con gli altri. Per questo motivo, tutti dobbiamo essere “pellegrini” e trasmettere agli altri la speranza che sentiamo.
Quest’anno è stata introdotta la particolare presenza di una mascotte: Luce.

Luce è per l’appunto una pellegrina, ovvero una viaggiatrice. Indossa un impermeabile giallo per difendersi dalle intemperie e porta un paio di stivali sporchi di terra che simboleggiano il cammino da lei svolto. Luce, disegnata in stile manga, presenta degli occhi molto grandi, tipici dello stile di disegno scelto; questi grandi occhi sono splendenti e rappresentano il fatto che Luce è piena di speranza e cerca di trasmetterla al mondo insieme ai suoi amici.
La scelta dell’introduzione di una mascotte serve a comunicare anche con le nuove generazioni, mostrando che il Giubileo non è qualcosa di “superato”, ma che continua a coinvolgere tantissime persone e a trasmettere messaggi anche “in chiave moderna”.
La speranza deve essere onnipresente nella vita di tutti e tutti dobbiamo collaborare alla sua diffusione. Non esistono pellegrini senza speranza: senza di essa non si può vivere. È compito di tutti noi aiutare chi di speranza ne ha poca, per questo noi della redazione vi invitiamo ad aiutare chi, arresosi, vede ostacoli troppo grandi. Tutti, credenti o meno, abbiamo il diritto di essere speranzosi e il dovere di diffondere la speranza.GIUBILEO 2025: “PELLEGRINI DI SPERANZA”
Il Giubileo si celebra ogni 25 anni e rappresenta per la Chiesa Cattolica un periodo di grazia, di redenzione e, per quest’anno, di speranza.
Noi del Team 21 abbiamo deciso di parlarvi del Giubileo perché, fede a parte, esso ci permette di riflettere su tematiche molto importanti e care a chiunque.
Il Giubileo si celebra sin dal 1300, quando fu istituito da Papa Bonifacio VIII. All’inizio veniva celebrato ogni cinquant’anni; la riduzione dell’intervallo di tempo fu opera prima di Papa Clemente VI, poi di Paolo II nel 1470.
Ogni Giubileo comincia con l’apertura delle Porte Sacre delle cinque basiliche di Roma e prosegue durante l’anno con la celebrazione di numerosi momenti di festa dedicati alle persone di qualunque fascia di età o etnia. Durante l’anno giubilare ci saranno anche dei momenti condivisi con altre religioni.
Quest’anno il tema del Giubileo è la speranza; Papa Francesco ci invita infatti ad essere dei pellegrini di speranza.
Una persona, che sia Cattolica o meno, ha bisogno di vivere la sua vita sempre in maniera speranzosa: arrendersi porta soltanto a vivere una vita misera. La speranza è ciò che spinge una persona a “tenere duro” nei momenti di difficoltà; ma non possiamo accorgerci di tutto ciò che ci dà gioia e ci rende speranzosi senza relazionarci con gli altri. Per questo motivo, tutti dobbiamo essere “pellegrini” e trasmettere agli altri la speranza che sentiamo.
Quest’anno è stata introdotta la particolare presenza di una mascotte: Luce.
Luce è per l’appunto una pellegrina, ovvero una viaggiatrice. Indossa un impermeabile giallo per difendersi dalle intemperie e porta un paio di stivali sporchi di terra che simboleggiano il cammino da lei svolto. Luce, disegnata in stile manga, presenta degli occhi molto grandi, tipici dello stile di disegno scelto; questi grandi occhi sono splendenti e rappresentano il fatto che Luce è piena di speranza e cerca di trasmetterla al mondo insieme ai suoi amici.
La scelta dell’introduzione di una mascotte serve a comunicare anche con le nuove generazioni, mostrando che il Giubileo non è qualcosa di “superato”, ma che continua a coinvolgere tantissime persone e a trasmettere messaggi anche “in chiave moderna”.
La speranza deve essere onnipresente nella vita di tutti e tutti dobbiamo collaborare alla sua diffusione. Non esistono pellegrini senza speranza: senza di essa non si può vivere. È compito di tutti noi aiutare chi di speranza ne ha poca, per questo noi della redazione vi invitiamo ad aiutare chi, arresosi, vede ostacoli troppo grandi. Tutti, credenti o meno, abbiamo il diritto di essere speranzosi e il dovere di diffondere la speranza.
Fiorella Dilorenzo
Nicolò lo Bue




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