IT ENDS WITH US di Colleen Hoover
“Amare significa perdonare a ogni costo?”
Noi di Team 21 abbiamo scelto di parlarvi di questo libro, perché è uno dei più grandi fenomeni del BookTok, tradotto in più di 30 paesi. Esso ha riscontrato grande successo, soprattutto tra i giovani, per le tematiche trattate e la capacità dell’autrice di trasmettere i sentimenti provati dai suoi personaggi.
TRAMA:
Lily Bloom ha appena partecipato al funerale di suo padre, un uomo violento che le ha strappato l’infanzia e il primo amore. Mentre guarda le stelle, Lily viene interrotta dall’arrivo di Ryle Kincaid, neurochirurgo affascinante e misterioso.
Quando tra i due scoppia l’amore, tutto sembra andar bene per Lily, la quale vive la vita dei suoi sogni. Fino a quando Ryle non comincia a diventare sempre più scostante e violento…
La protagonista si trova nella stessa situazione vissuta da moltissime donne: è innamorata, ma la persona che ama è violenta nei suoi confronti e sembra non riuscire più a controllarsi. Lily vorrebbe, ovviamente, allontanarsi, ma il suo amore per Ryle la tiene ancorata a questa situazione. Lily si ritrova a mettere in dubbio tutti i suoi sentimenti: si sente in colpa perché vuole abbandonare Ryle, ma allo stesso tempo sa che dovrebbe farlo, per il suo bene; Lily ama davvero Ryle, ma ha paura di lui ogni volta che si mostra aggressivo, perché sa che l’amore non è violenza.
Quella raccontata dalla Hoover non è solo una storia d’amore, ma una testimonianza della forza necessaria a spezzare un ciclo di dolore e costruirsi un futuro migliore, perché a volte restare fa più male che andarsene.
Torniamo alla domanda iniziale: amare significa perdonare ad ogni costo?
No, amare significa avere il coraggio di tracciare confini e prendere decisioni per il bene di entrambe le parti della coppia. Se anche tutto fosse perdonabile, non significherebbe che ciò che si è perdonato sia stato giusto. L’atto d’amore più grande va compiuto verso noi stessi, lasciando andare ciò che ci fa più male che bene.
TEOREMA CATHERINE di John Green
“Il passato è una storia logica. Ma il futuro non ha bisogno di avere un senso”
“Teorema Catherine”, come tutti i libri di John Green (che è autore del libro che ha ispirato il famoso film “Colpa Delle Stelle”), è scritto in un linguaggio quasi colloquiale, il quale mira a rendere il libro coinvolgente anche per i ragazzi meno appassionati di lettura. Il protagonista, Colin è a sua volta un adolescente, i cui più grandi problemi sono l’amore e… il nome Catherine.
TRAMA:
Colin, un ex bambino prodigio e, forse, un genio matematico, nella sua vita è uscito con diciannove ragazze di nome Catherine. E tutte l’hanno mollato.
Allora Colin decide di inventare un teorema matematico che possa prevedere l’esito di qualsiasi relazione amorosa, mentre intraprende un viaggio in auto senza meta con il suo migliore amico, Hassan.
I due conosceranno posti nuovi, gente bizzarra e ragazze speciali che hanno il grande pregio di non chiamarsi Catherine.
La storia raccontata da Green è esilarante, ma l’autore si contraddistingue come sempre per la sua capacità di trasmettere degli importanti messaggi anche attraverso le storie più impensabili.
Colin, dopo essersi ritrovato più volte col cuore spezzato, ha bisogno di sicurezza. Di conseguenza, vuole prevedere attraverso una formula, quindi attraverso la logica, come finiranno tutte le sue relazioni future.
Ma Colin si renderà conto che non può prevedere nulla, men che meno l’amore, attraverso la logica: durante il suo viaggio andrà tutto contro i suoi piani e le persone che conoscerà gli insegneranno, tra le altre cose, che l’imprevedibilità della vita rende tutto più divertente.
Cercare di prevedere tutto ciò che accadrà, soprattutto in campo sentimentale, oltre che impossibile, lo reputiamo inutile: il bello è proprio non sapere cosa aspettarci e ricevere dalla vita tante sorprese, che esse siano piacevoli o meno.
Se il futuro dovesse avere sempre un senso, vivere non avrebbe significato, perché non potremmo scoprire davvero noi stessi, se tutto fosse già stato scritto secondo una logica.
Fiorella Mariapia Dilorenzo
Marta Ciminello
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