Igor Scalisi Palminteri nasce nel 1973 a Palermo. A soli 20 anni entra a far parte dell’ordine dei frati cappuccini fino ai 27 anni. Dopo essersi diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha esposto le sue opere in numerose mostre in Italia e all’estero. Ad un certo punto ha deciso di prendere il cognome della madre, venuta a mancare prematuramente.
Un elemento sempre presente nelle sue opere è quello della sacralità e dei Santi: rappresenta “i suoi Santi” come semplici esseri umani ma non privandole della loro sacralità.
Ad un certo punto sceglie di lavorare solo agli interventi per strada cercando di diffondere un senso di comunità e di cura nelle zone che spesso sono a rischio di esclusione sociale.
Ecco, di seguito, alcune sue opere, a nostro parere tra le più belle.

La “Madonna della Purità” che ha realizzato a Valledolmo (PA), precisamente nello spiazzale adiacente all’omonima chiesa, su richiesta del Comune. Una Madonna vestita di abiti comuni con alle spalle il paesaggio valledolmese.

“Rusulia” realizzato a Palermo, nel quartiere Sperone.
“Il significato che ho dato io dipingendo Santa Rosalia allo Sperone è l’immaginare una donna che si allontana e rifiuta gli stereotipi, una donna che vive liberamente, che pensa liberamente, che si veste liberamente, che agisce liberamente, in una società che la costringe invece sempre dentro alla violenza e la imprigiona dentro la gabbia degli stereotipi”, dice lo stesso Scalisi Palminteri.

“Ora ti passa” – ospedale dei bambini di Cristina
Opera finanziata dal Distretto Rotary 2110 Sicilia e Malta e L’ARTE DI CRESCERE ODV in collaborazione con la rete Cesvop.
Vi lasciamo le parole dell’artista:
“Questa sofferenza, che fa da sottotesto al dipinto, è però esorcizzata da quella frase – “Ora ti passa”, appunto – che mia madre mi ripeteva sempre da bambino quando stavo male, e che pur non essendo una “medicina ufficiale” è in qualche modo propiziatoria e di buon auspicio”

“Ti Rissi No”- Cefalù
Dedicato alle donne, ragazze e bambine vittime di violenza e femminicidio.
Igor ci dice: “Ma la donna che io ‘non ritraggo’ non è una donna vittima, preda, ma è una donna straordinaria, libera di vestirsi come vuole, di andare dove vuole e di esprimere ciò che ha dentro. Che può fare qualsiasi lavoro, emancipata, che ha pari opportunità rispetto agli uomini. Da uomo è chiaro che non potrò mai vivere e osservare dalla prospettiva delle donne cosa è stato negli anni, nei secoli, essere donna e cosa vuol dire oggi nelle diverse società”.
Noi di team21 vi invitiamo ad andare a vedere l’intervista che ci ha concesso Igor Scalisi Palminteri al telefono qualche giorno fa.
(foto da www.igorscalisipalminteri.it)
Nicolò Lo Bue
Martina Albanese




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